La città dei bambini e delle bambine| Al centro della comunità

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Ascolta “Campania-Ass Nwm Network -La città dei bambini e delle bambine” su Spreaker.

 

I bambini al centro della comunità, come parametro di riferimento per una città aperta alle esigenze di tutti.

La città dei bambini e delle bambine di San Giorgio a Cremano è tutto questo e molto altro.

Ne parliamo con l’Architetto Francesco Langella coordinatore de La città dei bambini e delle bambine, Cira Cozzuto consigliere comunale di San Giorgio a Cremano e la Professoressa Rossella Capicchiano, parte del coordinamento educativo del progetto che fa dei bambini i protagonisti della loro città.

Il progetto con l’Architetto Langella

La città dei bambini e delle bambine è un progetto per la città.

Secondo noi il bambino è il soggetto piu debole, se costruiamo una città a misura di bambino può essere a misura di tutti

Le nostre città sono costruite sul parametro dell’uomo,adulto ,maschio, lavoratore ed automobilista. Noi ribaltiamo questo concetto e prendiamo il bambino come parametro di riferimento ambientale, per avere una città migliore.

Sembra utopia, ma ecco qualche esempio dell’Arch.Langella

Per misurare l’inquinamento atmosferico vengono usate le centraline di rilevamento dei gas di scarico delle auto, poste a circa 2 mt da terra.

Superato lo standard blocchiamo la città al traffico,per renderla più respirabile.

Se invece poniamo le centraline ad altezza bambini, il campanello d’allarme suona prima e avremo quindi un’ aria più respirabile.

Un’altro esempio sono gli arrendi di casa, qualcuno ha mai progettato un attaccapanni ad altezza bambino?

Le finalità

Le linee guida del progetto riguardano la partecipazione dei bambini al governo della città.

Sono quattro i macro ambiti che abbiamo sviluppato e nel quale siamo impegnati:

1 educazione alla legalità

2 educazione e il gioco

3 educazione e convivenza con il Vesuvio, che non è educazione al rischio o alla paura, ma imparare a conoscere il patrimonio del nostro territorio perchè solo ciò che non conosciamo ci spaventa.

4 progettazione partecipata , aderendo all artiolo 12 della Convenzione, i bambini dai 0 ai 17 anni devono essere partecipi delle decisioni che li riguarda.

La partecipazione dei bambini

I bambini partecipano al governo della città attraverso il consiglio dei bambini e delle bambine.

L’ organo consultivo che non scimmiotta il mondo degli adulti.

ll Sindaco chiama i bambini come suoi consulenti e i bambini danno consigli agli adulti che contano in città

Come fuziona?

I bambini vengono sorteggiati dalle classi primarie e nelle classi quarte, il mandato dura due anni ed ogni 15 gg si incontrano per parlare dei problemi della città

La città dei bambini e delle bambine si occupa anche di progetti di architettura partecipata, Francesco Langella ci dice

Gli arredi della nostra sede sono progettati proprio dai bambini cosi come gli spazi urbani

Un altro progetto importante è ” A scuola ci vado da solo” , per promuovere l’autonomia dei bambini.

l costruttori della comunità con iI Consigliere Cira Cozzuto

La città dei bambini e delle bambine è stata l’argomento della tesi del Consigliere del Comune di San Giorgio a Cremano, impegnata anche come educatrice, si prende cura di loro mettendosi dalla loro parte, guardando con gli occhi dei bambini.

Osservare con gli occhi dei bambini è un viaggio educativo

Le attività che la città compie insieme ai bambini ci rende tutti costruttori di una comunità migliore.

Dare attenzione ai bambini è la nuova filosofia di governo in cui il bambino diventa il paramentro e il paradigma delle diversità che ingloba tutti senza distinzioni.

e’ un attività che permetet di osservare a pieno il punto di vista dei bambini agli adulti, non è sempre facile ma ci stiamo riuscendo

Da educatrice il Consigliere Cira Cozzuto si è soffermata anche sull’importanza del laboratorio e del gioco.

Il gioco e i bambini sono i protagonisti di una giornata importante, un “compleanno” in cui la città si ferma per festeggiare.

Il giorno del gioco

Attraverso il gioco il bambino esprime il suo sè, riesce a conoscere ad osservare.

Durante questa giornata alcune strade delle città vengono chiuse, i bambini possono giocare in strada insieme agli animatori e gli educatori e si riappropriano della città.

E’ un giorno di festa, ma noi lo festeggiamo in un giorno lavorativo.

I bambini non ho diritto di giocare solo una volta all’ anno

I bambini volevano coinvolgere anche gli adulti ne “Il giorno del gioco “, ecco perchè hanno scelto di festeggiarlo in un giorno lavorativo in cui anche le scuole sono aperte , ma solo per giocare.

Il tema di quest’ anno è il binomio tra viaggiare e giocare perchè ogni gioco è un percorso .

Il mondo scuola con Rossella Capicchiano

La scuola è fortemente connessa con La città dei bambini e delle bambine.

Ogni anno i Dirigenti scolastici firmano un protocollo di intesa con l’ente coordinamento educativo di cui fanno parte i referenti di tutte le scuole del territorio.

Questo ci permette di lavorare in un’ ottica di verticalità, si parte dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di primo e secondo grado .

Il giorno del gioco non è un unico momento di celebrazioni ma noi docenti con i bambini lavoriamo tutto l’anno per realizzare lavori interdisciplinari in cui riflettiamo sul tema del viaggio affrontando di temi e argomenti importanti.

Con i miei alunni ci siamo occupati del VII centenario della morte di Dante, del libro delle avventure di Pinocchio e facciamo tante attività connesse al progetto.

Anche in un momento di difficoltà come quello che viviamo a causa dell’emergenza da Covid 19 i ragazzi danno il loro contributo trovando delle nuove modalità per interagire.

Con la didattica integrata ma anche con la produzione di lavori diversi, mezzi multimediali, hanno sviluppato innumerevoli competenze, con la loro fantasia e creatività hanno realizzato i lavori sulle tematiche proposte.

Sono orgogliosa di far parte di questo coordinamento perchè credo molto nella centralità del bambino all’ interno della scuola e della città

E’ importante partire dai bambini perchè soddisfacendo i bisogni de bambini si soddisfano i bisogni dell intera città, con il valore aggiunto dell’inclusione e della trasversalità.

L’appuntamento mensile fisso con il coordinamento è un grande momento di scambio di opinioni legate alla formazione e all’ educazione.

Progetti per il futuro

Il futuro è nella città

E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie

Francesco Langella cita Albert Einstein per mandare il messaggio che

Se vogliamo veramente cambiare non bisogna fare piu la cosiddetta lezione frontale. Con la Dad si sono sperimentate altre metodologie che hanno presentato vantaggi e svantaggi.

Il nostro laboratorio è una cosiddetta aula didattica decentrata per le scuole, si può fare outdoor education, visto che siamo all’interno della bellissima Villa Falanga, in cui si possono fare tante attività e sperimentare nuove metodologie didattiche.

Il grande progetto de La città dei bambini e delle bambine è trasformarsi in Fondazione di comunità.

Uno spazio in cui tutti possono partecipare, le scuole come ente pubblico ma anche altri cittadini e associazioni possono dare il loro contributo alla Fondazione che opera per il bene della comunità.

Lunga vita al laboratorio che ci fa sentire parte di una comunità che agisce per una città migliore, vista dagli occhi dei bambini.

fonte SocialStation.it